lunedì 30 marzo 2009

Il metro-misura-agata



E finalmente dopo tanto lavoro abbiamo completato il nostro metro-misura-agata!
Sono trascorse delle serate rilassanti e soprattutto lontane dalla odiata TV.
Certo siamo lontani dalla perfezione, ma è il primo esperimento con il feltro, ad
eccezione di qualche decorazione natalizia.
Per i disegni ci siamo ispirati alle creazioni presenti sui blog di bravissime creatrici ne cito una Mamma felice.
Ora dobbiamo solo riuscire ad appenderlo e tenere due minuti ferma Agata per poterla misurare.... impresa che vedo difficile.

giovedì 19 marzo 2009


Azarel. Ho letto questo libro tutto d'un fiato, lo stile mi è piacito molto.
Come ben scritto nel suo saggio da Kobanyai il romanzo ha due chiavi di lettura quella della descrizione della ribellione di un bambino contro la sua famiglia, la società in cui vive, e una seconda, più profonda "quella del grande conflitto generato all'interno della comuntà ebraica... dall'assimilazione".
I due livelli di lettura sono strettamente correlati, ma visto che il mio mondo da più di un anno gira intorno alle mie sensazioni di mamma, sono rimasta colpita dalla prima, e più superficiale, chiave di lettura.
Pap ha una straordinaria capacità di entrare nella psiche del bambino e di esaminare con gli occhi del protagonista il mondo degli adulti.
Un mondo che ne esce a pezzi, così come ne esce a pezzi il rapporto con la sua famiglia.
I pensieri di Gyuri mentre osserva con i suoi occhi da bambino la madre affaccendata nei suoi lavori domestici, il padre rabbino mentre dice la sua predica, i fratelli impegnati nelle loro attività, valgono per me più di mille "guide per i genitori".
Due occhi capaci di analizzare con estrema lucidità e freddezza le persone che girano intorno a lui.
Una immensa tristezza mi è rimasta nel ripensare a quella figura sterile di madre, incapace di rendersi conto della richiesta di amore da parte di un figlio desideroso ma incapace di chiedere.
" ..e a me rimaneva solo la sua voce... Se almeno questa voce lontana ,mi avesse detto " Non ci sono baci favole, canti musica, scusami, sono una semplice massaia null'altro. Non aspettarti niente da me, ma non desiderare un'altra madre, amami per quello che sono" Ma no nemmeno questo!.... Allora lei si chinava verso di me e mi dava un bacio fugage e mi diceva "Da bravo torna nella tua camera......" Quanto era misero quel bacio..."
e incapace di soddisfarla anche quando esplicitamente richiesta
" Sia una vera madre! Per l'ultima volta!"

martedì 17 marzo 2009

Computer fuoriuso


Computer in assistenza da 2 settimane, questo è stata una delle cause che ha contribuito a non aggiornare il nostro blog.

Quando l'abbiamo mandato in assistenza ci siamo preoccupati, "Come sopravviveremo senza Internet?" Ebbene siamo sopravissuti e anzi ci siamo dedicati ancora di più alla lettura, e a piccoli progetti.


Il primo riguarda la realizzazione di un metro in pannolenci per misurare Agata. Abbiamo acquistato tanti pezzi colorati di pannolenci e ci siamo armati di forbici, spilli, fili e aghi. Inutile dire che ci è piaciuto molto, dalla ricerca del soggetto, alla realizzazione del modello. Come sempre il girovagare tra blog e siti internet ci ha dato molte ispirazioni.


Il secondo è tutto in divenire... imparare a lavorare a maglia (... anche se forse la primavera che sta sbocciando non aiuta)! Per ora siamo all'ABC dei punti, l'insegnante, nei panni di mia mamma, mi ha assegnato il compito di esercitarmi preparando quadrati di lana, che poi assemblerò in una coperta. Avrei voluto cimentarmi subito in golfini per Agata ma mi sa che ci vorrà ancora molto tempo.


Abusando dei computer funzionanti di amici e parenti siamo riusciti a inserire la "terza colonna" nel blog, non senza qualche difficoltà, superata però brillantemente, anche grazie all'aiuto trovato sul sito "Three Column Blogger".