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giovedì 22 gennaio 2009

"No latte artificiale gratis nel decreto anticrisi"


Segnalo l'iniziativa della Associazione IBFAN Italia , che ha organizzato una petizione per modificare l'art.19 comma 18 del “Decreto anticrisi” in via di approvazione al Senato.
Cosa è l'IBFAN Italia? è un gruppo dell’IBFAN International Baby Food Action Network, un’associazione internazionale che si propone di contribuire a far migliorare in modo duraturo le pratiche alimentari per i neonati ed i bambini
Cosa prevede il comma 18 dell'articolo 19 del Decreto in questione? Ridotto in sintesi la possibilità, per le famiglie con bambini fino ai 3 mesi di età, che beneficiano della “Social Card", di avere accesso a latte artificiale gratis.
Perchè L'IBFAN Italia ritiene che la proposta non offra un reale aiuto alle famiglie? Riassumo due ragioni riportate nella lettera inviata ai rappresentanti del Governo e delle Istituzioni.
è risaputo che i bambini alimentati con latte artificiale si ammalano più spesso e in maniera più grave rispetto a quelli allattati al seno, la gratuitità del latte artificiale per i primi tre mesi può indurre molte famiglie ad utilizzarlo, ma al quarto mese di vita del bambino cosa succederà? La mamma avrà "perso" il suo latte e l'onere dell'acquisto del latte in polvere sarà interamente a carico della famiglia.
Condividendo queste motivazioni abbiamo sottoscritto la petizione all'indirizzo http://nolattegratis.altervista.org/ , dove è possibile leggere il testo della lettera , e le proposte alternative che fa IBFAN Italia.

mercoledì 21 gennaio 2009

Uno scivolone sull'allattamento

Ahi ahi ahi che scivolone!

Ma come è possibile mio caro "Un Posto al Sole" che proprio tu mi abbia trattato con così poca cura una tematica importante come l'allattamento?
A fasi alterne della nostra vita sei un appuntamento fisso del dopo cena, a volte ci perdiamo un po' di vista, ma quando ci ritroviamo, è sempre un momento rilassante, tra un piatto da lavare, un vestito da riporre, seguiamo le storie dei nostri "eroi".
Però un appunto dobbiamo fartelo! Proprio tu che più volte tramite i tuoi protagonisti ci hai mostrato problematiche sociali, e che sul tuo sito riporti il logo del Segretariato Sociale della Rai, ci sei scivolato sull'allattamento, e in ben due puntate! Insomma Filippo, che per farsi perdonare da Carmen delle sue mancanze, le mostra che almeno la spesa l'ha fatta, e come i bimbi tira fuori dai sacchi tutti i suoi prodotti tra cui gli omogeneizzati, i classici pannolini (per inciso potevano essere pannolini lavabili, magari avrebbero suscitato un po' di interesse tra chi ancora non li conosce) e il latte artificiale.
Ho pensato fosse una grave svista, ma ieri di nuovo. In un dialogo viene chiaramente detto che la protagonista, ora che finalmente ha smesso di allattare potrà dedicare più tempo a se stessa!
Visto che più volte è stato detto o scritto che la soap opera ha anche un ruolo sociale e divulgativo, ritengo che questi messaggi penalizzino l'allattamento al seno, o quanto meno non lo incoraggino.
Voglio credere che tutto ciò sia dovuto a una non "corretta revisione dei dialoghi", che comunque reputo grave.
Dai "Un Posto al Sole" rimedia con qualche trovata geniale!

Inviata alla bacheca del sito http://www.unpostoalsole.rai.it/lanotizia/lanotizia.htm

sabato 8 novembre 2008

Allattamento, pensieri sparsi



Ho sempre pensato che avrei voluto allattare al seno mio figlio, fino ad oggi, Agata ha 10 mesi, ci sono riuscita! Eppure, sebbene sia la cosa più naturale del mondo, spesso noi mamme incontriamo dei problemi che ci spingono a rinunciare.
Nel mio percorso ci sono stati due momenti di profondo sconforto: il primo quando Agata dopo una crescita sempre sopra la media sembrava non prendere più peso, il secondo al mio rientro al lavoro quando, con il tiralatte scelto con tanta cura, non riuscivo a “tirare nulla”.
In entrambi i casi ero pronta a lasciare perdere e a provare il latte artificiale. Questo perché pensavo -non troppo convinta- che insistere con l’allattamento al seno avrebbe nuociuto ad Agata.
Per fortuna non ho ceduto principalmente perché non volevo cedere, secondariamente perché ho chiesto aiuto. Il sostegno di una consulente della Leche League di Genova, Carla, è stato fondamentale, grazie a lei ho risolto molti dei mie problemi.
In conclusione penso che le prime ad essere convinte che “il latte materno è il miglior alimento possibile per il bambino” (Unicef), e che “quasi tutte le madri possono allattare al seno” (Unicef) dobbiamo essere noi mamme, il resto viene da se.
Non fidiamoci di chi ci propone subito di interrompere l’allattamento senza fare un approfondimento dei problemi, nemmeno se a dircelo è il nostro pediatra, come suggerisce qualcuno cambiamolo.
Spesso ci vengono rilasciati dei libretti per seguire la crescita del nostro bambino, queste tabelle si basano su parametri elaborati venti anni fa e, soprattutto, realizzati considerando i dati di bambini in gran parte alimentati con latte artificiale. Nel 2006 l‘OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha elaborato nuove tabelle, realizzate valutando un campione di oltre 8.000 bambini provenienti da 6 Paesi diversi, allattati con latte materno. Se lo avessi saputo, o forse lo avesse saputo il mio ex pediatra, forse una crisi l’avrei superata prima ;).
Se abbiamo un problema, un dubbio parliamone, cerchiamo aiuto senza vergognarci. Ogni coppia mamma/bambino è differente e come dicevo prima l’allattamento è una cosa naturale ma ci possono essere dei problemi che la maggior parte delle volte sono risolvibili.
Informiamoci: “generalmente le cause che portano ad abbandonare l'allattamento sono la scarsa informazione sulle conseguenze o il mancato sostegno alle giovani madri in un periodo, quello post-parto, spesso caratterizzato da fragilità psicologica“. (Unicef)