domenica 28 dicembre 2008

L'augurio per il 2009

Il 2008 è stato un anno di profondi cambiamenti. Dopo 7 anni vissuti a Bruxelles siamo rientrati in Italia, abbiamo cambiato lavoro, abbiamo ritrovato vecchi amici lasciandone altri.

Il primo anno di vita con Agata rimane comunque l'esperienza più sinificativa di questo 2008 un intero anno in cui idee che erano latenti in noi si sono manifestate e rafforzate. Il principale motivo per cui è nato questo blog è stato quello di cercare di dar sfogo a queste idee sparse.

In questi giorni abbiamo iniziato a coltivar un nuovo hobby che ci permetta di vivere più a contatto con la natura; l'intenzione è quella di provare a produrre il miele.

Un'idea golosa per il 2009! A questo si lega la scelta di cambiare il nome del blog in "La Regina delle Api".

L'augurio che facciamo per il 2009 è quello di avere sempre progetti nuovi da realizzare con le persone a cui volete bene.

venerdì 28 novembre 2008

Anche noi festeggiamo il Natale



Fra qualche settimana sarà Natale e anche la nostra famiglia si sta preparando a festeggiarlo nel miglior modo possibile. Come conciliare la nostra filosofia di vita con la voglia di festeggiare una ricorrenza da sempre legata alla cristianità?
L'importante è andare alla radice di questa festa e capire che il Natale può avere significati diversi per persone e sensibilità diverse. E allora si scopre che non bisogna credere in Dio per poter vivere a pieno l'atmosfera d magia che rappresenta questo periodo dell'anno.
Il 25 dicembre i cristiani festeggiano la natività di Gesù.
Nello stesso periodo dell'anno, gli antichi Romani festeggiavano I Saturnali e Il Sole Invictus.
I Saturnali si festeggiavano in onore del dio Saturno, tra il 17 e il 23 dicembre. Il Sole Invictus era una celebrazione introdotta dall' Imperatore Aureliano per commemorare il solstizio d'inverno ed era un appellativo religioso usato per tre diverse divinità nel tardo Impero romano. Una di queste è Mitra, il cui culto risale al 1200 a.C.
Queste celebrazioni hanno in comune il fatto di aver personificato un elemento presente in natura, ovvero il Sole. Il fatto di festeggiare questo astro a dicembre è da attribuire all'importanza data dall'uomo alla vittoria della luce sulle tenebre.
Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 ed è a questo punto nella sua fase più debole quanto a luce e calore. Da quel momento in poi e, per convenzione, il 25 dicembre il sole sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale".
Ecco dunque quello che ci apprestiamo a festeggiare, il ritorno del Sole e del calore che ricomincerà a scaldare la Terra e a risvegliare quell'energia vitale che molti chiamano Dio.

lunedì 24 novembre 2008

Pannolini lavabili

È inevitabile prima o poi si finisce per parlare di pannolini lavabili….
La domanda è questa: avevamo veramente bisogno di regredire? Perché di questo si tratta, di una regressione. Dopo la straordinaria invenzione degli usa & getta, che ha liberato le nostre mamme dalla schiavitù delle montagne di pannolini da lavare, ora vogliamo cimentarci noi con i bidoni pieni di pannolini di stoffa che giacciono nei bagni in attesa di essere infilati in lavatrice? Forse una mamma oggi non ha già abbastanza da fare?
La verità è che mettere un pannolino usa & getta è comodo, anzi comodissimo, sono talmente assorbenti e talmente sottili che quasi ti dimentichi di cambiarlo, puoi lasciare il tuo cucciolo ore e ore a giocare e il suo culetto rimarrà asciutto. Miracoli della ricerca!
Certo se quando ti decidi a cambiarlo quell’odore di pipì tanto normale non ti sembra, se sul sederino trovi delle tracce di un gel azzurrino che non capisci da dove venga, ti viene voglia di chiederti come sono fatti questi miracolosi pannolini.
Difficilmente però sulle confezioni trovi riportata la lista esatta dei componenti, forse perché non esiste obbligo di legge per le aziende di riportarla, e allora non ti rimane che armarti di pazienza e cominciare a fare delle ricerche, per scoprire cose che sapevi già e che ora non puoi più far finta di non sapere, come che ogni giorno in Italia vengono utilizzati più di 6.000.000 di pannolini usa e getta, che appartengono alla categoria dei rifiuti ‘indifferenziati’ e che per questa produzione vengono abbattuti più di 12.000 alberi al giorno.
Ma anche cose che non sapevi come che le irritazioni da pannolino stanno crescendo, che, l'arrossamento interessa il 54% dei bambini quando vengono impiegati pannolini mono-uso e solo il 18% dei bambini che vengono avvolti in pannolini di tessuto, che l’età dello spannolinamento è passata da una media di un anno e mezzo - due a una media di quattro anni. “Cambiare pannolino manuale di sopravvivenza per genitori ecologici o aspiranti tali”.
E allora quando riesci a racimolare queste informazioni pensi che trovare una via alternativa al pannolino tradizionale diventa un obbligo.
Oltre al manuale sopra citato che mi ha aperto un mondo, consiglio di visitare il sitopannolini lavabili, dove si possono trovare i rivenditori, i consigli su quali tipi di pannolino si adatta meglio alle diverse esigenze, e un sito italiano sull'EC (Elimination Communication)ovvero come crescere un bambino senza il pannolino, ma questa è un'altra storia..............

domenica 23 novembre 2008

Il manuale del papà

Anche oggi mi sono reso conto di quanto una madre faccia molto di più in casa per il bambino rispetto al papà e, spinto da Simona, ho iniziato a scrivere le cose da fare in modo da essere completamente autosufficiente e non doverle chiedere cosa devo fare ogni volta che tento di di dare una mano. Questo è il problema principale di noi papà, noi vogliamo dare una mano e non ci rendiamo conto che dobbiamo essere copartecipi delle attività di casa e non semplici comparse.

venerdì 14 novembre 2008

Il brindisi in famiglia

Ieri nel divagare serale su Internet, grazie a un post di psiche e soma, abbiamo scoperto che tra gli scaffali del supermercato è possibile trovare una simpatica bottiglia di spumante per bambini.
Buona idea ora che si avvicinano le feste di Natale. Dovrebbe essere semplicemente una bibita frizzante al gusto di fragola imbottigliata in una bottiglia uguale a quelle di spumante e con una etichetta che riporta disegnati i personaggi dei cartoni animati. Dovrebbe… perché l'etichetta degli ingredienti elenca: "acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità: E330, aromi naturali, edulcoranti: E950, E952, E954, conservanti: E202 E211, coloranti: E122, E131. Contiene una fonte di fenilanalina. Servire freddo. Senz'alcol."
Non entrando nel merito della qualità del prodotto e dando per scontato che le concentrazioni di questi additivi non superano la soglia consentite dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare , si può scorgere un problema di carattere culturale.
Bisognerebbe forse felicitarsi del fatto che anche i bambini possano brindare con gli adulti al termine di una festa. Ma, la commercializzazione di un prodotto come questo non finisce per creare un nuovo desiderio di consumo nella fascia più debole e influenzabile dal mercato?

Agata farà come abbiamo fatto anche noi da bambini. Attenderà con gioia il momento del brindisi in cui mamma o papà le faranno assaggiare dal loro bicchiere un sorso di quella "bevanda da grandi".


giovedì 13 novembre 2008

Il caso Eluana

Io mi chiedo, come si permettono le autorità pubbliche e religiose ad impedire ad un padre di fare quello che sua figlia gli avrebbe chiesto se solo potesse. E' questo ciò che mi chiedo e non mi so dare risposta.
Il padre di Eluana è troppo tenero con chi si accanisce contro di lui e contro la dignità di una ragazza ormai ridotta allo stato vegetale che viene immolata per una causa che si chiama difesa della VITA. Ma nessuno si interessa della qualità della VITA. Si difende solo per difendere una idea astratta che non tutti condividono ma che viene imposta a tutti. Quel padre si sentirebbe meglio in carcere dopo aver fatto rivivere la figlia uccidendola piuttosto che essere rinchiuso in questa gabbia creata da una società che non concede a nessuno, neppure a un padre, la responsabilità di difendere la dignità di una figlia.

Il primo messaggio che abbiamo dedicato ad Agata

Speranza per un bambino
Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri E neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo e che non provi mai l'amarezza della vittoria né il rancore della sconfitta e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio.
Che la mente sia il suo maestro ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi e che possa credere, almeno lui,in un mondo nuovo.
Marcello Bernardi (pediatra e pedagogista)

sabato 8 novembre 2008

Allattamento, pensieri sparsi



Ho sempre pensato che avrei voluto allattare al seno mio figlio, fino ad oggi, Agata ha 10 mesi, ci sono riuscita! Eppure, sebbene sia la cosa più naturale del mondo, spesso noi mamme incontriamo dei problemi che ci spingono a rinunciare.
Nel mio percorso ci sono stati due momenti di profondo sconforto: il primo quando Agata dopo una crescita sempre sopra la media sembrava non prendere più peso, il secondo al mio rientro al lavoro quando, con il tiralatte scelto con tanta cura, non riuscivo a “tirare nulla”.
In entrambi i casi ero pronta a lasciare perdere e a provare il latte artificiale. Questo perché pensavo -non troppo convinta- che insistere con l’allattamento al seno avrebbe nuociuto ad Agata.
Per fortuna non ho ceduto principalmente perché non volevo cedere, secondariamente perché ho chiesto aiuto. Il sostegno di una consulente della Leche League di Genova, Carla, è stato fondamentale, grazie a lei ho risolto molti dei mie problemi.
In conclusione penso che le prime ad essere convinte che “il latte materno è il miglior alimento possibile per il bambino” (Unicef), e che “quasi tutte le madri possono allattare al seno” (Unicef) dobbiamo essere noi mamme, il resto viene da se.
Non fidiamoci di chi ci propone subito di interrompere l’allattamento senza fare un approfondimento dei problemi, nemmeno se a dircelo è il nostro pediatra, come suggerisce qualcuno cambiamolo.
Spesso ci vengono rilasciati dei libretti per seguire la crescita del nostro bambino, queste tabelle si basano su parametri elaborati venti anni fa e, soprattutto, realizzati considerando i dati di bambini in gran parte alimentati con latte artificiale. Nel 2006 l‘OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha elaborato nuove tabelle, realizzate valutando un campione di oltre 8.000 bambini provenienti da 6 Paesi diversi, allattati con latte materno. Se lo avessi saputo, o forse lo avesse saputo il mio ex pediatra, forse una crisi l’avrei superata prima ;).
Se abbiamo un problema, un dubbio parliamone, cerchiamo aiuto senza vergognarci. Ogni coppia mamma/bambino è differente e come dicevo prima l’allattamento è una cosa naturale ma ci possono essere dei problemi che la maggior parte delle volte sono risolvibili.
Informiamoci: “generalmente le cause che portano ad abbandonare l'allattamento sono la scarsa informazione sulle conseguenze o il mancato sostegno alle giovani madri in un periodo, quello post-parto, spesso caratterizzato da fragilità psicologica“. (Unicef)

martedì 4 novembre 2008

Eco mamme e Invasioni barbariche

Il 17 ottobre durante la trasmissione Le invasioni barbariche, in onda su La7, si è parlato di "eco mamme".
In un momento di calma dalla solita baraonda, ossia quando Agata va a fare la nanna, Matteo ed io ci siamo messi davanti al computer e ci siamo scaricati il video.
Cosa dire? Sono contenta che si sia parlato di pannolini lavabili, di EC, di detersivi ecologici, di Eco-mamme-Eco-famiglie, almeno chi non aveva ancora sentito parlare di questi argomenti ora può approfondirli.
Rimango sconcertata da come sia stata impostata la trasmissione. Dobbiamo ancora dividere le persone tra chi abbraccia uno stile di vita che presta un po’ di attenzione all’ambiente e chi no?
Sono un’illusa! Pensavo che su questo fossimo già tutti d’accordo. Certo se il modello che ci viene proposto come alternativo è quello dei due filmati trasmessi, mi rendo conto che non sia incoraggiante per chi volesse compiere scelte diverse.
Mi dico che forse fare vedere una famiglia che fa la spesa prestando un po’ di attenzione a ciò che acquista (magari anche al supermercato), usa i pannolini lavabili, i detersivi ecologici, ha scelto l’allattamento prolungato, pratica l’EC ma a volte cade sul pannolino U&G, non avrebbe creato abbastanza dibattito!
Per fortuna gli interventi in studio di Paola Maugeri e Cristina Gabetti (autrice di "
Tentativi di eco-condotta. Per nuovi stili di vita"), sono stati calibrati e di buon senso. Perché io più che di eco-famiglia parlerei di "famiglia con buon senso".
Ultime considerazioni.
Voglio credere che i commenti di Paola Vitali siano stati studiati ad arte per risultare ridicoli, parlare di eco mamme come modaiole, integraliste: premesso che parlare di moda mi sembra fuori luogo, e se anche fosse una moda? Non mi sembra una moda tanto brutta anzi speriamo che lo diventi e che sia seguita da tanti!
Alcuni ospiti e il pubblico in sala sono rimasti sconcertati dal bambino che non ama il Mc Donalds...e allora? è così inconcepibile? Dove è scritto che tutti i bambini devono per forza amarlo? Lo sapevo mi sono persa qualcosa.....
Ecco il link per chi fosse interessato a vedere la puntata
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=repliche&video=17986.

sabato 1 novembre 2008

Prime riflessioni

Da quando è nata Agata mi è venuta una voglia irrefrenabile di leggere qualunque cosa riguardi i bambini: la nascita, l’allattamento, lo svezzamento, l’educazione e così via. Più leggo e più vorrei leggere, e ogni cosa che scopro mi rimanda a un’altra. Per la prima volta, è triste dirlo, sento la necessità di capire di non farmi trascinare dalle opinioni comuni, dai consigli.
E qui si apre un dibattito tra chi sostiene che è l’istinto che ti deve guidare nella crescita dei tuoi figli e chi invece preferisce “affidarsi” agli esperti.
Banalmente nel mezzo è la soluzione più giusta.
Leggere mi ha permesso di scoprire i pannolini lavabili, e l’EC (elimination communication), l’allattamento prolungato, la fascia per portare i bambini. Leggere mi ha aiutato a capire quale approccio si addice più a me e a Matteo nella crescita di Agata, ma ogni giorno è l’istinto che ci guida nelle nostre azioni.
Ogni bambino è speciale così come ogni genitore, i libri non bastano, anzi talvolta potrebbero fuorviare.
Agata ha 10 mesi, è allattata al seno la mattina e la sera prima di dormire, passa la giornata con i nonni che la tengono fino a che non rientriamo dal lavoro. La sera Agata si addormenta nel suo lettino, nella sua stanza. Quando al mattino la nonna la porta via, mi saluta con un sorriso senza un pianto. Leggendo alcuni libri dovrei preoccuparmi, come mai non si dispera quando la lascio nelle braccia di qualcun altro? Come mai non mi cerca durante la notte? Come mai Agata è capace di stare anche delle mezz’ore a giocare con le sue cose senza badare a me o a suo papà? Perché non piange appena sparisco dal suo orizzonte? Forse non ho instaurato un rapporto abbastanza forte con mia figlia? Eppure quando rientro dal lavoro le brillano gli occhi, vuole essere presa in braccio, le piace quando la allatto, qualche volta protesta quando è l’ora della nanna, ma sa che quello è il suo lettino e che li deve imparare a stare. Dove sta la verità?
Continuerò a leggere perché mi diverte e perché spunti buoni li si possono cogliere ovunque (quasi), ma sarà l’istinto a farmi scegliere cosa è meglio per noi.

martedì 28 ottobre 2008

Massima del sempreverde Guido Ceronetti

Alberi
Non sospettava,Anton Checov,la futura pregnanza simbolica del suo giardino dei ciliegi: cento anni dopo,in uno strazio indicibile di ogni realtà vivente,nell’inferno di tutte le infelicità possibili,quegli alberi abbattuti di finzione drammatica,alberi armati,i ciliegi di Ljubov,ci ricordano (devono ricordarci) le foreste abbattute,i piccoli frutteti dietro il muro accerchiati,l’allargamento del deserto. Muore la foresta amazzonica, il bosco germanico,la chioma boema,gli incendi divorano tranquillamente i boschi mediterranei superstiti,chi ha un giardino lo vende per intascare i soldi di Lopachin,che chiamerà subito le ruspe. I tonfi nella casa della Ranevskaja risuonano in tutte: gli alberi se ne vanno, gli alberi ci lasciano perché non abbiamo saputo tenerceli insieme ai loro abitatori visibili e invisibili. Tragici e profeti non immaginavano quanto tragico umano e cosmico avrebbe potuto un giorno essere significato da qualche tronco d’albero abbattuto elettricamente per ordine di un assessore comunale, per far posto a delle automobili.

lunedì 27 ottobre 2008

La felicità di essere padre

Ve lo devo dire, io mi sento l'uomo più felice del mondo, non potrei chiedere di meglio. Ho al mio fianco la donna che amo e, da dicembre provo una gioia in più al mio rientro dal lavoro, ho una figlia stupenda, il futuro, un essere che sopravviverà alla nostra decadenza fisica e psichica e che avrà in sé una parte di me e di Simona, direi di più parte delle nostre due famiglie. Rappresenta la speranza in un mondo migliore e voglio che sia una combattente che lotti per mantenere una sua visione del mondo, non succube delle idee ed ideologie imperanti.

E con questo messaggio, colgo l'occasione di dare il benvenuto a chi ci verrà a trovare.