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lunedì 18 maggio 2009

La stessa età di Agata:17 mesi

La stessa età di Agata:17 mesi.
Un frugolotto che cammina a paperella, che cerca di parlare, di farsi capire.
Ogni giorno è una scoperta, ogni cosa è una conquista; ma soprattutto Agata ride, ride, ride.
Ride se le fai il solletico, se la baci sotto il collo, se fa qualcosa che sa non dovrebbe fare, se solleva un libro pesante, ride e ti guarda, e in quegli occhi ti ci perdi.
Anche Gabriel aveva 17 mesi, la sua vita è stata stroncata dalle lesioni provocate dai calci e dai pugni all'addome.
Tutto questo mi fa rabbrividire, mi chiedo come si possa infierire su un corpicino indifeso, come si possa guardare quegli occhi e fare quello che è stato fatto.

giovedì 2 aprile 2009

In questi giorni piovosi e grigi fa piacere pensare che la primavera sta comunque sbocciando.


I rami hanno messo i germogli e le sponde del torrente che percorre il nostro piccolo terreno è ricoperto di ciuffi di primule, tra un po' i pendii sarano tapezzati di piccole margherite.

Dopo un inverno che ci ha portato, dopo anni, tanta neve e freddo, questa primavera era attesa con ancora maggior trepidazione.


Aver la possibilità di scegliere di passare quache domenica lontani dalla confusione, rifugiati in questo posto solitario, passeggiare al tepore del sole con Agata che raccoglie-strappa i fiori per annusarli, gioca con la terra, cerca le foglie secche, è una gioia immensa.

venerdì 28 novembre 2008

Anche noi festeggiamo il Natale



Fra qualche settimana sarà Natale e anche la nostra famiglia si sta preparando a festeggiarlo nel miglior modo possibile. Come conciliare la nostra filosofia di vita con la voglia di festeggiare una ricorrenza da sempre legata alla cristianità?
L'importante è andare alla radice di questa festa e capire che il Natale può avere significati diversi per persone e sensibilità diverse. E allora si scopre che non bisogna credere in Dio per poter vivere a pieno l'atmosfera d magia che rappresenta questo periodo dell'anno.
Il 25 dicembre i cristiani festeggiano la natività di Gesù.
Nello stesso periodo dell'anno, gli antichi Romani festeggiavano I Saturnali e Il Sole Invictus.
I Saturnali si festeggiavano in onore del dio Saturno, tra il 17 e il 23 dicembre. Il Sole Invictus era una celebrazione introdotta dall' Imperatore Aureliano per commemorare il solstizio d'inverno ed era un appellativo religioso usato per tre diverse divinità nel tardo Impero romano. Una di queste è Mitra, il cui culto risale al 1200 a.C.
Queste celebrazioni hanno in comune il fatto di aver personificato un elemento presente in natura, ovvero il Sole. Il fatto di festeggiare questo astro a dicembre è da attribuire all'importanza data dall'uomo alla vittoria della luce sulle tenebre.
Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 ed è a questo punto nella sua fase più debole quanto a luce e calore. Da quel momento in poi e, per convenzione, il 25 dicembre il sole sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale".
Ecco dunque quello che ci apprestiamo a festeggiare, il ritorno del Sole e del calore che ricomincerà a scaldare la Terra e a risvegliare quell'energia vitale che molti chiamano Dio.

venerdì 14 novembre 2008

Il brindisi in famiglia

Ieri nel divagare serale su Internet, grazie a un post di psiche e soma, abbiamo scoperto che tra gli scaffali del supermercato è possibile trovare una simpatica bottiglia di spumante per bambini.
Buona idea ora che si avvicinano le feste di Natale. Dovrebbe essere semplicemente una bibita frizzante al gusto di fragola imbottigliata in una bottiglia uguale a quelle di spumante e con una etichetta che riporta disegnati i personaggi dei cartoni animati. Dovrebbe… perché l'etichetta degli ingredienti elenca: "acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità: E330, aromi naturali, edulcoranti: E950, E952, E954, conservanti: E202 E211, coloranti: E122, E131. Contiene una fonte di fenilanalina. Servire freddo. Senz'alcol."
Non entrando nel merito della qualità del prodotto e dando per scontato che le concentrazioni di questi additivi non superano la soglia consentite dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare , si può scorgere un problema di carattere culturale.
Bisognerebbe forse felicitarsi del fatto che anche i bambini possano brindare con gli adulti al termine di una festa. Ma, la commercializzazione di un prodotto come questo non finisce per creare un nuovo desiderio di consumo nella fascia più debole e influenzabile dal mercato?

Agata farà come abbiamo fatto anche noi da bambini. Attenderà con gioia il momento del brindisi in cui mamma o papà le faranno assaggiare dal loro bicchiere un sorso di quella "bevanda da grandi".


giovedì 13 novembre 2008

Il primo messaggio che abbiamo dedicato ad Agata

Speranza per un bambino
Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri E neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo e che non provi mai l'amarezza della vittoria né il rancore della sconfitta e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio.
Che la mente sia il suo maestro ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi e che possa credere, almeno lui,in un mondo nuovo.
Marcello Bernardi (pediatra e pedagogista)