venerdì 28 novembre 2008

Anche noi festeggiamo il Natale



Fra qualche settimana sarà Natale e anche la nostra famiglia si sta preparando a festeggiarlo nel miglior modo possibile. Come conciliare la nostra filosofia di vita con la voglia di festeggiare una ricorrenza da sempre legata alla cristianità?
L'importante è andare alla radice di questa festa e capire che il Natale può avere significati diversi per persone e sensibilità diverse. E allora si scopre che non bisogna credere in Dio per poter vivere a pieno l'atmosfera d magia che rappresenta questo periodo dell'anno.
Il 25 dicembre i cristiani festeggiano la natività di Gesù.
Nello stesso periodo dell'anno, gli antichi Romani festeggiavano I Saturnali e Il Sole Invictus.
I Saturnali si festeggiavano in onore del dio Saturno, tra il 17 e il 23 dicembre. Il Sole Invictus era una celebrazione introdotta dall' Imperatore Aureliano per commemorare il solstizio d'inverno ed era un appellativo religioso usato per tre diverse divinità nel tardo Impero romano. Una di queste è Mitra, il cui culto risale al 1200 a.C.
Queste celebrazioni hanno in comune il fatto di aver personificato un elemento presente in natura, ovvero il Sole. Il fatto di festeggiare questo astro a dicembre è da attribuire all'importanza data dall'uomo alla vittoria della luce sulle tenebre.
Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 ed è a questo punto nella sua fase più debole quanto a luce e calore. Da quel momento in poi e, per convenzione, il 25 dicembre il sole sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale".
Ecco dunque quello che ci apprestiamo a festeggiare, il ritorno del Sole e del calore che ricomincerà a scaldare la Terra e a risvegliare quell'energia vitale che molti chiamano Dio.

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